Nel mondo post-apocalittico di “The Walking Dead”, le morti raccapriccianti sono praticamente un evento quotidiano. Tuttavia, è chiaro che non tutte le vittime sono uguali. Mentre la serie si avvicina alla conclusione, Variety ha classificato 5 morti in The Walking Dead che hanno segnato punti di svolta significativi. In termini di tono, trama o personaggio.
5. Enid, Tara e Henry
Ai fini di questa lista, le morti di Enid, Tara e Henry (Katelyn Nacon, Alanna Masterson e Matt Lintz) sono state considerate come una sola. E il motivo è semplice. Sebbene ognuno di loro fosse un personaggio profondamente amato, la loro uccisione simultanea per mano di Alpha e dei Sussurratori è ciò che ha dato alla loro morte un impatto così devastante. Il colpo sconvolgente che le loro uccisioni hanno inferto a Daryl, Carol, Ezekiel e al resto del gruppo è incalcolabile. E il vuoto che si sono lasciati alle spalle non è stato più colmato.
Mai prima d’ora così tanti personaggi principali dello show erano stati spazzati via tutti insieme. Sui social media, i fan di “The Walking Dead” hanno immediatamente fatto un parallelo tra questo episodio – intitolato “The Calm Before” – e l’episodio delle “Nozze Rosse” di “Game of Thrones”, e il paragone ha perfettamente senso. Se qualcuno dubitava della spietatezza dei Sussurratori prima di questo episodio, il massacro sincronizzato di così tanti personaggi popolari ha messo definitivamente a tacere questi dubbi.
4. Sophia Peletier
La morte di Sophia, la figlia dodicenne di Carol (Madison Lintz), è stato il primo grande colpo di grazia di “The Walking Dead”. Ha dato un tono potente alla serie che non si è mai attenuato. Gran parte della seconda stagione si è concentrata sulla disperata ricerca della ragazza scomparsa. Separata dalla madre e dai suoi amici quando un’orda di walker ha teso un’imboscata al gruppo su un’autostrada isolata.
Nonostante i loro sforzi, alla fine il cadavere rianimato di Sophia è uscito dal fienile di Hershel. Scioccando Rick e i suoi compagni e stupendo milioni di telespettatori in tutto il mondo. La sua morte ha dimostrato che nessun personaggio, per quanto giovane o innocente, è al sicuro in “The Walking Dead”. Nelle stagioni successive, la tragica fine di Sophia continuò a pesare su Carol. Fu determinante nel trasformarla da vittima mite e indifesa a guerriera sicura e letale.
3. Merle Dixon
Nel grande schema delle cose, la morte di Merle Dixon (Michael Rooker) potrebbe non sembrare così importante. Dopo tutto, era fondamentalmente un verme violento, razzista e misogino. Il cui temperamento irascibile e la cui personalità abrasiva hanno spesso messo in pericolo Rick e gli altri durante le prime tre stagioni della serie. Ma era anche il fratello maggiore di Daryl e la sua morte ha spianato la strada alla trasformazione di Daryl nel personaggio onorevole che i fan hanno imparato a conoscere e amare.
Se Merle fosse vissuto più a lungo, la sua influenza corruttrice su Daryl avrebbe potuto rafforzarsi, ed è difficile immaginare che Daryl possa mai uscire dalla sua ombra incombente. Pensate all’accorata scena tra Daryl e Rick nella quarta stagione, in cui si dichiarano fratelli per la vita. Questo scambio di emozioni sarebbe stato possibile se Merle fosse stato ancora presente? Non è detto.
2. Carl Grimes
Nel corso di otto stagioni, i fan hanno visto Carl Grimes crescere sotto i loro occhi da un ragazzino spaventato a un giovane uomo sicuro di sé, il cui coraggio e integrità hanno ispirato un cambiamento positivo anche nelle anime più oscure (cioè tu, Negan).
Morso da un walker mentre era alla ricerca di Siddiq, Carl ha rivelato la sua condizione terminale a Rick e Michonne mentre si nascondeva nelle fogne sotto Alexandria. La sua morte, avvenuta con un colpo di pistola autoinflitto, rimane uno dei momenti più forti dell’intera serie e ha segnato una svolta importante nella battaglia del gruppo contro i Salvatori. Anche da morto, l’influenza di Carl è continuata, grazie alle lettere personali che ha scritto per tutti i personaggi principali, compreso l’arcinemico del padre armato di pipistrello.
Curiosamente, Carl ha rischiato di morire due volte nel corso della serie: una volta quando è stato accidentalmente colpito allo stomaco da Otis nella seconda stagione e un’altra volta quando è stato colpito all’occhio da Ron nella sesta stagione. È stato proprio durante una missione di misericordia per aiutare qualcuno in difficoltà che ha acquisito il suo morso letale. Una fine nobile per un personaggio di principi.
1. Glenn Rhee
L’omicidio grafico di Glenn Rhee (Steven Yeun), uno dei personaggi originali e più amati di “The Walking Dead”, non solo ha cambiato per sempre il tono e la trama della serie, ma potrebbe anche aver influito sull’audience dello show. Gli ascolti sono calati notevolmente dopo la controversa première della stagione 7, che ha visto Negan colpire brutalmente a morte Glenn con la sua famigerata mazza da baseball avvolta nel filo spinato. La sequenza selvaggia, rappresentata in un grottesco primo piano, ha diviso i fan a metà.
I lettori di lunga data del fumetto hanno apprezzato la fedele riproduzione della morte illustrata di Glenn, mentre molti fan della TV hanno ritenuto che la scena abbia oltrepassato il limite in termini di crudeltà e di violenza stomachevole. Anche Jeffrey Dean Morgan ha dichiarato di ritenere che la scena sia stata probabilmente una cattiva idea.
La morte di Glenn è stata così importante da mettere in ombra quella di Abraham, avvenuta pochi secondi prima. Indipendentemente da ciò che si pensa del modo in cui è stata gestita, una cosa è chiara: nessuna morte nella storia di “The Walking Dead” ha lasciato un’impressione più grande sui fan della scomparsa di Glenn.
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Chiara
Fonte: Variety
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