Outlander 6: Morgan Holmstrom racconta la sua esperienza nei panni di Emily! – VIDEO INTERVISTA

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morgan holmstrom

In tutta la sua semplicità, Morgan Holmstrom è riuscita a regalare una dolcissima ed empatica interpretazione di Wakyo’teyehsnonhsa, la moglie indiana del Giovane Ian, soprannominata da lui stesso Emily in Outlander 6. Un personaggio che non parla molto, ma con quei pochi gesti porta un sacco di emozioni e colori nella vita del giovane Murray.

Filmando il video-provino nel bel mezzo di una settimana impegnativa, a mezzanotte in uno scantinato con la sua spalla, Morgan Holmstrom non poteva crederci quando ha ricevuto il ruolo di Emily in Outlander 6. Conosceva la serie, ma non nello specifico, quindi ha dovuto fare alcune ricerche sulla storia ed il suo personaggio. Wakyo’teyehsnonhsa, soprannominata dolcemente Emily dal Giovane Ian, di cui rimane colpita fin dal primo istante. Un animo dolce, sensibile, quasi fragile.

“Quando ho scoperto che avevo avuto il ruolo, ero sconvolta. E’ stata una sorpresa talmente fantastica”

Morgan Holmstrom
Tra le sfide più grandi che le ha regalato questo progetto c’è la grande ricerca che ha dovuto fare sulla cultura Mohawk per dare maggiore verità al personaggio.

Nonostante sia lei stessa una donna indigena, la sua cultura, la Red River Métis, è molto diversa. “Quella è stata senza dubbio la parte che mi ha messo più alla prova,” ci spiega Morgan. “Sapete, sapere che lei è una tale giovane donna in quest’epoca così diversa e interpretarla nel modo più realistico possibile”

Morgan Holmstrom e John Bell nei panni di Emily e Ian in Outlander 6 – CR: Robert Wilson/STARZ

A questo scopo, Morgan ha fatto diverse ricerche che le permettessero di avere una buona base di conoscenza della cultura Mohawk in modo da rappresentare il personaggio “con intenzione” dice lei.

“C’erano dei consulenti culturali con cui abbiamo lavorato sul set, sapete, e anche studiosi della lingua, in quanto io non ho una conoscenza tale. Mi affido ad altri che l’hanno studiata. Ma entrando in contatto con [la cultura], ho fatto molte ricerche su… in qualche modo i valori, i principi, le cerimonie, un po’ di tutto in generale sui Mohawk”

Morgan Holmstrom sulle ricerche fatte sulla cultura Mohawk

Un’ulteriore difficoltà è dettata dal fatto che Emily nel corso dell’episodio in cui abbiamo modo di vederla, l’episodio 4 della stagione 6 “Hour of The Wolf”, non ha moltissime battute. Quindi non può usufruire dello strumento verbale per esprimere al massimo l’anima del personaggio.

“Volevo assicurarmi che vedeste il suo amore per Ian, nonostante Emily non dicesse molto, con il linguaggio del corpo e tutto il resto. Speravo di rappresentare quanto più possibile in quel modo!”

Morgan Holmstrom
John Bell e Morgan Holmstrom nei panni del Giovane Ian e Emily in Outlander 6 – Foto: Robert Wilson/STARZ

L’attrice sottolinea quanto complessa ma anche bellissima sia la lingua Mohawk, e che enorme lavoro è stato fatto dalla produzione per fare in modo che la parlassero in modo corretto. Parlarla, ed essere in grado di ascoltare le registrazioni ed assicurarsi di dire tutto a modo è stato molto bello per lei.

“Sapete, c’erano alcune parole per cui volevo assicurarmi che, quando giravamo la scena, venissero pronunciate bene – la scena quando Ian e Emily sono tipo in un letto di fiori. Non c’era una cosa prestabilita da dire, quindi sono andata dagli studiosi della lingua e gli ho chiesto ‘Ehi, c’è qualcosa che posso dire riguardo tipo i fiori o ciò che ci circonda?’ o cose del genere. Ho aggiunto un po’ di piccole cose qua e là.”

Morgan Holmstrom sulla lingua Mohawk
Dovendo affrontare insieme al suo personaggio temi di grande importanza per le donne, come l’aborto, Morgan ha avuto l’occasione di lavorare fianco a fianco con la nuova coordinatrice d’intimità di Outlander, Vanessa Coffey.

Morgan riconosce nel coordinatore d’intimità uno strumento preziosissimo su un set cinematografo e quanto si senta fortunata ad aver lavorato con Vanessa Coffey sul set di Outlander. Li ha fatti sentire al sicuro e liberi di fare tutte le domande che sentivano necessarie – “se ci sentivamo a disagio per qualcosa sul set […]ci ha fatto sentire liberi di andare da lei a chiederle qualsiasi cosa o cambiare qualcosa” spiega l’attrice.

“Mi ha chiesto come… per Emily volesse andare a scomporre la scena dal suo punto di vista e penso che questo fosse davvero fondamentale, perchè sapete, il coordinatore d’intimità è una cosa nuova e rara nell’industria cinematografica e davvero penso che sia incredibile che in una delle mie prime scene d’intimità fosse [lavorata] con un coordinatore d’intimità, quando tante altre donne nell’industria cinematografica non ne hanno avuto l’opportunità. Lei è una persona incredibile con cui lavorare, davvero davvero fantastica”

Morgan Holmstrom sul lavoro con la coordinatrice d’intimità Vanessa Coffey

L’aborto è un tema davvero duro da affrontare per le donne, sottolinea Morgan e lei non può che ringraziare in quanto si è sentita sostenuta in qualsiasi scelta sentisse necessario prendere per la scena e sul set.

E come si può non amare John Bell?

Morgan Holmstrom non poteva desiderare un compagno di scena più dolce e fantastico di John Bell e come costruire la tragica favola di Emily e Ian insieme a lui è stato molto naturale.

John Bell e Morgan Holmstrom nei panni del Giovane Ian e Emily in Outlander 6 – Foto: Robert Wilson/STARZ

Una delle prime volte in cui si sono incontrati risale al periodo in cui Morgan si trovava in quarantena a Londra, appena arrivata dal Canada. I due dovevano partecipare ad un incontro con la coordinatrice d’intimità. Hanno dovuto tipo ripercorrere nel dettaglio la loro scena d’intimità ed era la prima volta che si incontravano! Senza dubbio un primo incontro indimenticabile.

“Entrambi eravamo tipo ?, ce ne stavamo seduti lì tutti carini mentre ascoltavamo gli altri parlare e non ci conoscevamo per nulla! Poi, lui mi ha scritto su Instagram in seguito ed era tipo ‘Ehi, è stato abbastanza imbarazzante come primo incontro, dovremmo videochiamarci’. Quindi mi ha chiamato su Facetime subito dopo e abbiamo avuto modo di conoscerci meglio. Si, poi siamo usciti spesso mentre ero in Scozia. Quindi è stato davvero facile costruire quella relazione con lui perchè ho trovato davvero un buon amico in lui”

Morgan Holmstrom sul suo rapporto con John Bell
In cosa Morgan Holmstrom si vede simile a Emily e invece dove sono completamente diverse?

Emily è una persona davvero altruista, amorevole, con quest’energia calma. A Morgan piace pensare di essere e aver suscitato la stessa sensazione nelle persone che ha incontrato nella sua vita.

Al contrario, a differenza di Emily, Morgan è un po’ più testarda e magari dice la sua un po’ di più. Ma considerando la cultura e l’epoca in cui vive Emily non sa se sarebbe uguale.

Tra tutte le scene che hanno girato per l’episodio 6×04 “Hour of the Wolf”, qual’è stata la scena più divertente da girare e quale invece è stata più complessa?

L’attrice menziona come scena più divertente da girare la scena del battesimo indiano del Giovane Ian lungo il fiume. Tutta la tribù di attori indigeni provenienti da tutte le parti del Canada era presente ed è stato molto bello per lei stare tutti insieme sul set.

Per quanto riguarda la scena che l’ha messa più alla prova, per Morgan è la scena del secondo aborto spontaneo di Emily. Quando accade vicino al fiume e si vede il sangue scorrere nel flusso d’acqua.

“Avevamo solo meno di mezz’ora per girare quella scena, perchè stava scendendo la luce quel giorno e si doveva entrare in quell’atmosfera molto velocemente”

Morgan Holmstrom sulla scena che l’ha messa più alla prova
Recitare con un’intero gruppo di persone indigene ad interpretare la tribù dei Cherokee e Mohawk è stata un’esperienza indimenticabile.

Ritrovarsi in una squadra di attori di origine indigena, provenienti da tutte le parti del Canada, è stata un’esperienza unica che le ha cambiato la vita. Per ricordare sempre questo periodo, Morgan e i suoi colleghi ‘indiani’ hanno deciso di farsi un tatuaggio con il lupo.

“Era la prima volta che viaggiavo al di fuori del Canada da quando è iniziato il COVID. Quindi salire su un aereo e poi girare nel bel mezzo del COVID era del tutto al di fuori dalla mia comfort zone […] Arrivare in Scozia e girare insieme e costruire queste bellissime relazioni… lo ricorderò per sempre, ed è per quello che ci siamo fatti quel tatuaggio e in qualche modo commemorare la stagione 6 tutti insieme”

Morgan Holmstrom

Morgan ci svela anche che lei e John Bell si sono fatti fare dei ciondoli con il lupo intagliato combinati, come ricordo di quell’esperienza e dei personaggi.

Tra tutti i personaggi di Outlander, a parte Emily, quale sente più affine a sé in quanto Morgan?

“Claire,” risponde di getto l’attrice. “Lei parla spesso alla mia anima”

Facendo un salto nel passato alle sue precedenti esperienze da attrice, qual è il ruolo a cui si sente più legata e quale invece quello che l’ha aiutata di più a crescere?

Nonostante abbia amato tantissimo il ruolo di Emily, due ruoli a cui è molto affezionata sono quello di Sâkowêw nella miniserie Shadow of the Rougarou, in uscita il prossimo 9 maggio. E il ruolo di Crystal nella serie di Paramount+ SkyMed, anche questo in uscita presto.

“Sono stati entrambi molto divertenti da girare e trattano molti temi importanti” spiega Morgan.

Per quanto riguarda il ruolo più difficile per lei, quello che l’ha aiutata maggiormente a crescere, sia personalmente che professionalmente, è quello nella serie Day of The Dead. Un ruolo d’azione per cui aveva bisogno di allenamento ma per cui non c’era tempo durante le riprese quindi Morgan ha dovuto imparare e allenarsi il più possibile in autonomia prima dell’inizio della produzione. In questo caso è tornato molto utile avere un amico che fa il personal trainer, racconta l’attrice.

Morgan ha sviluppato la passione per il cinema, la tv e più in generale la recitazione nel corso degli anni
Morgan Holmstrom

Cominciando la sua carriera come modella, Morgan racconta come recitare non fosse qualcosa che ha sempre voluto fin da piccola.

“Ho fatto di tutto tranne recitare” spiega col sorriso lei. “Ero una bambina davvero artistica e creativa e sai, amavo cantare, ballare, suonavo il violino – amavo tutte quelle cose – ma la recitazione è arrivata in qualche modo dopo nella mia vita. C’era un film che stava girando nella mia città natale e la mia agente, quando ero una modella, mi ha chiesto di fare l’audizione e ho risposto di no in origine [ride] perchè ero agitata e lei mi disse ‘sai, puoi provare, andrà tutto bene, prendi un insegnante di recitazione e lo sai… non puoi mai sapere che può succedere […] E alla fine ho ricevuto un piccolo ruolo in quel film e da allora mi sono appassionata alla recitazione, me ne sono innamorata e ho voluto imparare sempre di più”

E da allora tutto è cambiato per lei!

Che consiglio darebbe Morgan a chi tra i nostri lettori volesse intraprendere una carriera da attore o nel mondo dello spettacolo in generale?

Nonostante suoni scontato, Morgan dà un consiglio che è sempre valido e fa sempre bene in qualsiasi situazione: “Semplicemente non mollate!”

Non si sa mai, come sottolinea l’attrice, quanto vicino possa essere il vostro prossimo ruolo, quello che vi cambierà la vita.

“Se continuate a provarci, ad inseguirlo e restate persistenti, ce la farete! E, sapete, siate curiosi riguardo il mondo che vi circonda e siate persone che non finiscono mai di imparare, perchè questa è la recitazione. La forma più vera dell’empatia. Sai, come ha detto anche Natalie Portman. E mettersi nei panni di qualcun altro. Siate sempre curiosi, guardatevi intorno e prendete ispirazione da altre persone. Penso che sia altrettanto importante!”

Morgan Holmstrom

Continuate a seguirci per altre novità su Outlander 6 ed il suo cast!

Chiara

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