In arrivo nelle sale americane a Marzo, Assassin Club è una progetto internazionale che racconta la storia di un assassino, al suo ultimo contratto, viene ingaggiato per uccidere sette persone sparse in tutto il mondo; senza immaginare che gli obiettivi siano a loro volta assassini assunti per ucciderlo. Noi di Survived The Shows abbiamo avuto il grande piacere di parlare con Anastasia Doaga del personaggio di Jonna e la sua esperienza in Assassin Club. Trovate l’intervista completa nel video qui sotto!
Qual è l’elemento principale nel personaggio di Jonna e di “Assassin Club” in generale che ti ha affascinato di più e ti ha fatto accettare il ruolo?
ANASTASIA DOAGA: Allora la cosa che mi ha affascinato di più è il carattere di questa ragazza, che ho scoperto leggendo la sceneggiatura. E’ una ragazza molto forte, molto intelligente – anche, diciamo, di un’intelligenza sopra la media – una ragazza che è molto determinata a raggiungere lo scopo che prosegue durante il film e ha tutto sotto controllo. E’ stata anche una sfida approcciarmi a un personaggio di questo tipo, perché nella vita non posso dire che le assomiglio molto a livello di sicurezza sul fatto che è tutto sotto controllo, e che in tutto quello che fai, riuscirai ad ottenere e a raggiungere. Ma a livello di determinazione, voglia di fare e di grande motivazione sì, diciamo che in questo ci assomigliamo.
Per tutti i fan che non vedono l’ora di vedere “Assasin Club”, come descriveresti il film?
Si tratta praticamente dell’arrivo di questi 7 contratti per 7 assassini diversi da diversi posti del mondo, che si ritrovano praticamente costretti a fermarlo e anche se non lo firmano praticamente gli altri assassini dovrebbero teoricamente arrivare da loro per ucciderli. Quindi è praticamente un gioco messo in moto da un personaggio per avere delle risposte e vendicare il passato.
Cosa ci puoi raccontare del tuo personaggio: Jonna?
E’ un personaggio che va scoperto sicuramente nel corso della storia, è proprio un personaggio che non è da spoilerare. Jonna sta dietro un po’ a tutto quello che succede nel film, quindi è il punto di partenza di quello che capita, la testa di quello che succede.
Tra i personaggi di “Assasin Club”, con quali ti senti più affine?
In questo film mi verrebbe di dire più Sophie, perché è una ragazza un po’ più tranquilla che fa un lavoro normale. È un’insegnante di scuola, che si sta dedicando al suo mestiere e lo ama. Ama il suo fidanzato ed è tranquilla, non pensa di avere magari un pericolo che potrebbe piombarle addosso da un momento all’altro. Probabilmente nella vita potrei essere più simile a lei, che comunque è una ragazza determinata, seria, però diciamo, ecco un po’ più normale a livello.
C’è un progetto in vista nel tuo futuro, a parte “Assasin Club”, di cui ci puoi parlare?
Per ora c’è un progetto in arrivo, credo il prossimo anno, però non ne posso ancora parlare. Si tratta di un film per il cinema. Poi aspettiamo anche notizie ufficiali sull’uscita al cinema del film Le ragazze non piangono.
L’intervista con Anastasia Doaga è stata condensata e rielaborata per una maggiore chiarezza. Date un’occhiata all’intervista completa nel video a capo dell’articolo!
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Desirée
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