giovedì, Marzo 9, 2023
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INTERVISTA ESCLUSIVA – Anna Ammirati anticipa un percorso di solitudine per Liz in Mare Fuori 3!

Non preoccupatevi guagliù, Mare Fuori sta per tornare con la terza stagione in prima serata su Rai 2 dal prossimo 15 Febbraio – e con i primi episodi in anteprima esclusiva dal 1 Febbraio su RaiPlay. Nell’attesa, noi di Survived The Shows abbiamo avuto il piacere di fare una chiacchierata con Anna Ammirati, che interpreta Liz, la quale ci ha raccontato la sua esperienza nel portare in vita sullo schermo questo personaggio con la sua grande forza e cosa aspettarci da Mare Fuori 3, ma non solo. Trovate l’intervista completa qui sotto!

Anna Ammirati

Qual è l’elemento del personaggio di Liz che più ti ha colpito e ti affascina in Mare Fuori?

ANNA AMMIRATI: Cosa ci colpisce in realtà poi diventa quello che noi mettiamo come esseri umani perchè ogni personaggio è costruito dall’attore che lo interpreta. La cosa che mi rende fiera di Liz, e che un po’ mi rappresenta, è la determinazione e anche il coraggio che lei mette nel suo lavoro. Il coraggio, perché in certi momenti, come nella terza stagione – dal settimo episodio in poi succederanno, come tutti hanno intuito, delle cose molto complicate con Edoardo [Matteo Paolillo] – qualcosa che la direziona verso un punto non proprio legale. E quindi il coraggio di affrontare determinate scelte pur sapendo che non sono politicamente corrette. Non sono scelte facili e anche rischiose.

Questa cosa mi piace molto e forse poi è arrivata anche in modo naturale perché sono io ad interpretarla, ed è una cosa che mi riguarda nella mia vita, dove sono sempre sull’orlo del precipizio e però non mi fermo.

A livello attoriale invece, qual è stata la sfida più grande che hai affrontato fin’ora nel ritrarre Liz?

La trama della terza stagione senza ombra di dubbio. Proprio per le scene che si svilupperanno con Edoardo e che vedrete nei prossimi episodi. Sono scene molto drammatiche e anche delicate perché comunque si trova in una situazione al limite del legale, nel senso lato del termine. Non erano scene semplici, nonostante non è che si trattasse di lanciarsi dal sesto piano o chissà cosa, però se uno non era lucido, attento anche alle pause, avrebbe dato un altro significato a quella scena.

Parlando della terza stagione di Mare Fuori, se dovessi descriverla utilizzando solo 3 parole, quali sarebbero?

E’ una stagione spericolata, carnale e sincera perché si sviluppano tanti sentimenti, tante storie che portano alla sincerità, soprattutto verso se stessi.

Nello specifico, che genere di percorso affronterà Liz in questa terza stagione?

Si redime sicuramente dal senso di colpa perché lei vive negli ultimi anni col senso di colpa per la storia di Attilio. I ragazzi le chiedono aiuto e quando nella seconda stagione, verso la fine, nega questo aiuto ad Attilio, perché lui le chiede aiuto fuori dal carcere, lei si sente poi in colpa. Questa è un’altra caratteristica del personaggio di Liz, il fatto che lei si porta il lavoro a casa. Liz è una persona che viene cercata dai ragazzi anche fuori dall’IPM. Per questo dico che quest’anno [nella terza stagione] fa qualcosa di illegale, perché poi fuori dall’IPM un po’ di cose le fa, decide di agire da sola. Quindi diciamo che Liz fa un percorso di solitudine perché prende una decisione senza il confronto di nessuno e agisce a modo suo. Sbagliando o meno, poi questo saranno gli spettatori a deciderlo.

Anna Ammirati è Liz nella terza stagione di Mare Fuori – Foto: Rai/Picomedia

Come descriveresti la tua esperienza sul set di Mare Fuori e il costruire la relazione tra Liz e i ragazzi dell’IPM con il cast?

E’ stato un lavoro molto fortunato, quei set che tutti noi desideriamo quando cominciamo un nuovo lavoro. Credo che il successo di Mare Fuori venga anche dall’empatia, la complicità e l’amicizia che è nata soprattutto tra i ragazzi, proprio tra di loro sono veramente amici proprio nella vita e si sono sostenuti tantissimo. Anche noi adulti abbiamo instaurato un rapporto di fiducia soprattutto. Io mi fidavo di loro e loro si fidavano di me. E poi ovviamente siamo stati per mesi a Napoli a girare, la sera si usciva insieme, c’erano anche poi delle piccole confidenze magari nel weekend, quando si va in giro e quindi anche questo ha fatto la differenza sul set. Questa vicinanza alla fine la portavamo in scena e arriva al pubblico.

Questo tipo di situazioni avvengono in modo naturale, non è che il regista descrive come dobbiamo essere gli uni con gli altri. Fa la differenza chi è il capo, il regista. E’ successo, ci sono un sacco di registi isterici, esauriti, per niente simpatici. Sono esseri umani. E quando becchi un regista non facile sicuramente non aiuta a creare una sintonia e un’atmosfera sul set come quella c’è in Mare Fuori. Ivan Silvestrini, il regista, a parte essere un bravissimo regista e aver comunque creato quello che voi vedete. Ma anche nel rapporto tra i personaggi ci ha dato molto spazio, ci ha permesso anche di proporre qualcosa in più. Ha collaborato a questa armonia perché era lui quello che in primis organizzava nei weekend, quando non si girava a Napoli. Ed è comunque qualcosa per stare insieme.

Se dovessi scegliere un altro personaggio che ti piacerebbe interpretare, se ne avessi la possibilità, quale sarebbe e perchè?

Mi piacerebbe interpretare un personaggio tipo Nilde Iotti. Un personaggio della politica o una donna che è un personaggio esistente, quindi storico. Perché mi darebbe anche la possibilità di studiarlo, di andare a fare una ricerca che è una delle cose che mi piace di più. Diverso dal personaggio di fantasia, quando te lo propongono, perché lì lo devi inventare direttamente tu, sei tu che gli devi dare i colori. Ci sono le indicazioni di sceneggiatura, però lo puoi rendere timido, anche se non è scritto. Invece, un personaggio realmente esistito, una donna della politica, mi piacerebbe. Magari neanche troppo famosa o qualcuno che conosciamo poco, però che ha fatto delle battaglie e si è occupata di diritti. Questo mi piacerebbe tanto e quindi poi cercare di avvicinarmi a questo personaggio in un modo diverso, perché avrei delle fonti da cui prendere ispirazione.

Anna Ammirati

Facendo invece un salto nel passato, all’inizio della della tua carriera come attrice, com’è entrata la passione per la recitazione nella tua vita?

Ho sempre voluto fare questo, sin da piccolina. Quindi non ho un momento preciso in cui ho visto un film piuttosto – ho sempre detto al ‘che cosa vuoi fare tu, bambina?’ ‘Eh, voglio fare l’attrice’, quindi ho sempre detto questo. Il momento di folgorazione è stato quasi sicuramente alimentato dalla visione dei film di De Sica che mia madre vedeva tantissimo e di John Wayne. Io mi ricordo la mia infanzia, insomma, tutti i film di De Sica li ho visti grazie a mia madre e lei era innamorata di John Wayne. Quindi passavamo tipo il pomeriggio a vederlo in tutte le salse. Però De Sica mi faceva sognare.

Tra tutti i ruoli che hai avuto modo di di interpretare, tutti i progetti a cui hai avuto modo di partecipare nella tua carriera fino a oggi. C’è un progetto a cui sei particolarmente affezionata?

Sono affezionata a un film che si chiama “Rose e pistole”, che è stato un film fatto nel 1998 che andò al Festival di Berlino. Era un’opera prima di una regista che si chiamava Carla Apuzzo, con degli attori anche bravi, tra cui io e Cristina Donadio. Che poi è l’attrice che ha interpretato Chanel in Gomorra e ha fatto anche tante altre cose. Poi sono molto legata a uno spettacolo teatrale che ho ideato io che si chiama Nap Sound – Nap da Napoli – che è la la storia di questa ragazza che ripercorre la sua vita attraverso le poesie di Eduardo De Filippo. Quindi in realtà è uno spettacolo in lingua napoletana con le poesie del grande Eduardo De Filippo, e un musicista di musica elettronica in scena che mi cambia la voce in base al personaggio che interpreto e lo spettacolo è in cuffia col suono bilaterale.

Anna Ammirati

Se tu potessi dare un consiglio a tutti quei giovani attori nel mondo che vogliono intraprendere questa carriera, questo percorso, cosa diresti loro?

Che devono studiare, che si devono scollegare un po’ dai social – lo so che non è una cosa semplice, perché comunque fa parte della nostra vita, però bisogna fare una pausa, una lunga pausa ogni tanto, proprio disattivarlo dal cellulare e magari tenerlo sul computer e l’approccio già è diverso perché devi andare ad aprire il computer per andarla a vedere – Leggete dei libri, dei romanzi. Vedere tanti film, il grande cinema, i grandi maestri che ormai tutti sappiamo chi sono. E pure andare a teatro. Cioè un ragazzo, una ragazza che sognano di fare questo mestiere e non vanno a teatro e i soldi invece di spenderli in sigarette, comprarsi un po’ d’erba, è meglio usarli per andare a teatro una volta la settimana.

Nel teatro del tuo paese o della tua città, vedere uno spettacolo è la cosa principale che io consiglio. Andate a teatro se volete fare gli attori, perché vedete gli attori innanzitutto dal vivo in scena e capite che tutto quello è una formazione enorme. Perché se e funzioni a teatro, allora secondo me quello è un bel test che puoi fare questo lavoro. Se non funzioni a teatro, allora ti metti a fare un po’ di fiction perché hai una faccia carina e funzioni in quel momento. Però, insomma, duri poco e quindi bisogna studiare, ma non studiare con gli occhiali.

Studiare vuol dire andare a teatro, sia per un attore che già fa questo lavoro, ma anche per chi lo vuole fare. Io quando vado a teatro spesso vado a vedere dei grandi attori che mi interessa vedere perché so che quello è bravo e dico. ‘Chissà come ha risolto quella scena col personaggio, chissà come ha interpretato quel personaggio di quel testo che magari io conosco’.

Quindi andare a teatro, al cinema e ogni tanto disintossicarsi dai social. Perché quella roba lì è tremenda, che abbassa la concentrazione, l’attenzione e ti porta anche verso la depressione.

L’intervista con Anna Ammirati è stata condensata e rielaborata per una maggiore chiarezza.

Mare Fuori è disponibile in streaming su Netflix e debutterà con la terza stagione su Rai 2 dal 15 febbraio 2023. I primi 6 episodi di Mare Fuori 3 sono disponibili in streaming su RaiPlay dal 1 Febbraio, mentre i restanti 6 episodi usciranno su RaiPlay il 13 febbraio!

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Chiara

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Chiara Lombatti
Chiara Lombatti
Quando l'odio per il genere umano di Cristina Yang e la deduzione di Sherlock incontrano le ansie di Randall Pearson e il multilinguismo di Jamie Fraser (ma con i ricci di Claire Fraser e la voce di Kate Pearson). Traduttrice e articolista con l'amore per il cinema, le serie TV ed i bei libri.

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