Carismatica, fresca, eppure semplice, Più forti del Destino rappresenta la prima grande occasione per Dharma Mangia Woods, nonostante abbia già avuto il piacere di collaborare con grandi nomi come Gabriele Muccino e Paolo Sorrentino in giovanissima età, e ciò non la spaventa, anzi si sente pronta e l’idea di portare sullo schermo un personaggio così importante l’ha resa più che entusiasta.
Noi di Survived The Shows abbiamo avuto il piacere di chiacchierare con Dharma Mangia Woods in occasione del lancio della nuova serie di Canale 5 Più Forti Del Destino e ci ha raccontato con grande semplicità e onestà il personaggio di Costanza, la sua esperienza sul set e qualche considerazione sulla sua carriera.
Nell’introdurre il suo personaggio, Costanza, l’attrice la descrive come una giovane donna che vive in un mondo che le è un po’ stretto, data la sua grande curiosità, nonché una femminista del tutto inconsapevole.
La sua famiglia è in realtà più moderna di quanto non ci aspetteremmo per il tardo 800, e un po’ come il suo personaggio, anche Dharma prova una grandissima ammirazione per gli interpreti dei genitori di Costanza, Alessia Giuliani e Pietro Sassanelli.
La storia si apre con loro [Costanza e il suo fidanzato Antonio] che devono andare all’Esposizione Universale del Cinematografo, che è un grandissimo evento, soprattutto per Costanza, sia perchè ha un grandissimo amore e rispetto nei confronti del padre, di ammirazione, sia perchè il padre le ha trasmesso un interesse molto forte nei confronti della scienza e delle novità del tempo.
Quindi diciamo che Costanza è, nonostante un contenitore di fanciullezza, di leggerezza, è comunque un po’ diversa. Soprattutto a livello di educazione. Non è una che si pensa tanto ad apparire in società. Quanto piuttosto ad eventi del genere dove può vedere le novità scientifiche dei tempi. […] Costanza si renderà conto che la realtà che la circonda, inclusa la sua famiglia, non è quella che pensava. E comincerà con non poche fatiche a cercare di trovare una giustizia e una libertà personale.
Dharma Mangia Woods parlando di Più Forti del Destino e il personaggio di Costanza
Per interpretare al meglio Costanza, c’è stato un grande lavoro di studio del personaggio insieme alla sceneggiatrice, ci racconta Dharma.
Essendo la serie un remake, il loro obiettivo principale era quello di distanziarsi e rendere il tutto unico all’occhio del pubblico italiano. Per questo motivo, Dharma Mangia Woods non ha voluto guardare all’interpretazione originale dell’attrice francese. “Volevo che Costanza nascesse da me e dalla nostra storia” ha sottolineato l’attrice.
E gran parte del merito nell’essere stata in grado di abbracciare un personaggio così grande, lo dà sempre a tutto lo studio fatto negli anni.
“Per me è stato fondamentale studiare così tanto, anche perchè sono una persona molto emotiva. Quindi per reggere un personaggio del genere, bisogna avere una base molto forte. A me questa base l’ha data lo studio, la capacità di trovare dei metodi che avevo studiato e di metterli in gioco sul set. E’ stato anche molto divertente in realtà perchè è un po’ come avere gli strumenti di un chirurgo e dire ‘Mmm oggi scelgo questo’. E’ stato molto bello.
Dharma Mangia Woods sullo studio fatto per interpretare Costanza
Nel ripercorrere il suo percorso fin dai provini, Dharma racconta di essere passata da un momento iniziale di euforia per aver ottenuto il ruolo, ad un secondo momento di soggezione dopo essere venuta a conoscenza dell’importanza del personaggio di Costanza all’interno della serie.
L’esperienza è stata per lei unica sotto tutti i punti di vista. A partire dal rapporto con il cast e la produzione che l’hanno tenuta sotto le loro ali e guidata nel migliore dei modi, come una famiglia.
Giulia [Bevilacqua] e Laura [Chiatti] sono state proprio super carine con me – mi hanno presa sotto le loro ali, mi hanno rassicurata, mi hanno dato tantissimi consigli, è nata un’amicizia meravigliosa. Devi dire che loro sono stati proprio dei pilastri della serie. Insomma, ovviamente, mi sono appoggiata moltissimo a tutti, devo dire la verità. Io ero un po’ un cane sciolto. Nel senso che molte cose tecniche dei set io non le sapevo e diciamo che poteva succedere un po’ qualsiasi cosa..
Invece me la sono cavata […] anche con l’aiuto degli altri attori, come Teodoro Giambanco, che era un mio amico prima di arrivare sul set e abbiamo scoperto di aver preso le parti praticamente insieme e siamo impazziti perchè non ci sembrava vero. E anche con Leonardo Pazzagli, Giovanni Anzaldo, è nata un’amicizia meravigliosa.
E poi è stato veramente fondamentale per me il rapporto con la troupe e con i reparti. Non è nemmeno facile spiegare quanto loro siano stati fondamentali nel processo. Mi hanno proprio accolta come se fossi a Natale a cena da loro. E’ stato meraviglioso. Più ci avvicinavamo alla fine delle riprese, più io davo dei forti segnali di non volermene andare – io mi sarei trasferita lì con loro e vissuto lì per sempre – anche perchè siamo rimasti nella cosiddetta bolla del set per quasi 4 mesi e quindi io cenavo con loro, pranzavo con loro, ero sempre con loro. Non è scontato trovare persone che ti vogliono così tanto bene e per me è stato un primo set davvero indimenticabile.
Dharma Mangia Woods sulla sua esperienza sul set e col cast
Con la stessa freschezza e semplicità del suo personaggio, Dharma ci racconta quanto straniante fosse per lei vivere un processo che tutti gli attori conoscono a livello teorico e l’atmosfera generale del set. Trovarsi in una set così grande, con mille comparse in costume d’epoca, con tutti i cameramen al lavoro. “Loro subito mi hanno messo totalmente a mio agio, in famiglia.” dice lei. “E’ stato tutto incredibile e li porterò sempre nel cuore”
La Mangia Woods descrive come “particolarmente bello” l’immergersi nei panni di un personaggio storico, nonostante la grandissima preparazione che ha dovuto fare, tra tecnica di scena e fisica.
“Costanza ha tanti cambi all’interno della storia, un’arco di maturazione, e non girando cronologicamente, dovevo passare dall’essere molto matura all’essere poco matura, e quindi avevo bisogno di qualcuno che mi guidasse un minimo. Ho fatto anche una preparazione fisica, sul corpo. Banalmente comprando un corpetto e sotto consiglio abbastanza serio di Alexis Sweet, il regista, libri in testa e via […] Costanza poi esprime molto i suoi sentimenti ma per me era fondamentale sentirmi di non poter esplodere veramente quanto lei volesse. E il corpo costretto mi aiutava tantissimo. Questo grande senso di scomodità che lei sente, non negli abiti ma nella società in cui è, io la riportavo su di me col corpo.
Dharma Mangia Woods sull’interpretare un personaggio in costume
Con Dharma abbiamo avuto modo di ripercorrere anche le origini della sua passione e carriera nella recitazione. Dai film di Nanni Moretti al set di The Young Pope con Paolo Sorrentino e Jude Law.
A differenza di quanto ci viene insegnato dai luoghi comuni sugli attori, Dharma Mangia Woods è passata dal dire una massimo due battute in un film, a fare 4 mesi di set. Decisamente un salto da giganti per l’attrice a soli 27 anni. All’inizio ha un po’ traballato, ma non nega di essersi sempre sentita pronta di mettersi in gioco.
Racconta come effettivamente non sia stata lei a scegliere la recitazione, ma fin da piccolina l’istinto l’abbia sempre guidata verso di essa. Aveva solo 3/4 anni, quando disse al suo pediatra di voler fare l’attrice, ci confida Dharma col sorriso, e da lì non l’ha mai abbandonata. Anche se vari ostacoli si sono messi sul suo cammino fin dal principio – come Nanni Moretti che decide di fare i provini per uno dei suoi film in tutti i licei romani… tranne il suo – lei non ha mai mollato, al punto da telefonare alla produzione per fare l’audizione.
Da lì una catena di eventi l’hanno portata prima a recitare nel film di Gabriele Muccino, L’Estate Addosso, poi a recitare al fianco di Jude Law e Scott Sheperd in The Young Pope sotto la regia del grandissimo Paolo Sorrentino, ed infine a recitare come protagonista in Più Forti del Destino.
Dharma riconosce la diversa natura dei tre progetti, e ricorda col sorriso l’apparizione nel film di Muccino in quanto è stata la sua prima partecipazione su un set e questo gli portava molta ansia. Per quanto riguarda l’esperienza con Sorrentino invece, Dharma la descrive come una situazione in cui “a malapena riuscivo a respirare sul set”, data la presenza di grandi del cinema presenti, ma è stata comunque un modo per “annusare che cosa vuol dire lavorare con un maestro del genere”.
Le esperienze che ho fatto prima in generale mi hanno solo portato a rafforzare ancora di più il mio sogno, il mio obiettivo che era ed è ancora quello di riuscire a vivere facendo questo [lavoro] tendenzialmente, quindi costruirmi una carriera. Ogni giorno che sfioravo così un ruolo mi ricordavo di quelle esperienze e cercavo di rinnovare il mio obbiettivo.
Dharma Mangia Woods
Cosa consigli a chi vorrebbe intraprendere la carriera di attore/attrice?
Sicuramente, consiglierei di trovare una buona scuola di recitazione, senza perdere il tempo col resto. Io consiglio sempre di trovare una buona base da cui partire, e poi consiglierei di guardarsi allo specchio e dirsi ‘se veramente voglio fare questo, non avere paura’. Perchè si può avere davvero tanta paura, però bisogna essere in grado di andare oltre, ed è una cosa che io faccio tipo ogni secondo. Non è un lavoro facile ma ci vogliono delle persone che lo vogliono fare bene, quindi welcome.
Guardate il video qui sotto per l’intervista completa con Dharma Mangia Woods!
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Chiara
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