Proprio ieri sono state annunciate le nomination agli Emmy Awards 2022, ma per la stagione 6 di Outlander, la serie drammatica storico-fantastica della STARZ, come quasi ogni anno dal suo debutto nel 2014, il tutto è andato e venuto come se nulla fosse. Nonostante abbia dimostrato in più occasioni di quale pasta sia fatta, quando si tratta di riconoscimenti, Outlander continua ad essere snobbata anno dopo anno.
Ripercorriamo insieme 5 momenti per cui la scorsa stagione di Outlander avrebbe meritato almeno una nomination agli Emmy Awards!
L’atto disperato di Fergus [Episodio 3 – Temperanza]
Come si può rimanere impassibili di fronte ad una tale performance spezzacuore di Cesar Domboy?! Il duro racconto di come Fergus si senta inutile, un uomo senza valore, per non essere riuscito a proteggere la moglie Marsali dall’attacco dei Brown, e ora con la nascita del figlio nano, Henri-Christien, il pensiero lo affligge doppiamente, chiedendosi come potrebbe mai proteggerlo dalla vita che gli aspetta.
Jamie e il Giovane Ian condividono un momento di preghiera per le proprie figlie [Episodio 4 – L’ora del lupo]
Come ben sappiamo, gli episodi flashback in Outlander presagiscono sempre tante lacrime e anche nel caso di questa stagione è proprio così. Ma quale occasione se non l’episodio dedicato alla storia indiana di Ian per regalarci un momento di grande emotività tra due uomini di valore come Ian e Jamie? Il momento di confidenza e preghiera che i due condividono ha toccato nel profondo il cuore dei fan, non solo per la bellezza del momento ma anche per la grande interpretazione di Sam Heughan e John Bell.
Il ricatto di Malva Christie [Episodio 6 – Il mondo sottosopra]
Anche voi vi siete fatti rigirare da Malva Christie? Ecco, noi sì. La giovane Christie, così piena di ammirazione per Claire e desiderio di imparare la sue tecniche mediche innovative, sembrava così innocente… Eppure eccola qua, incinta e pronta ricattare Jamie Fraser per essere mantenuta a vita e fare sfigurare la famiglia. Un po’ come lei, anche Jessica Reynolds, sua interprete, ci ha attratto e allontanato di conseguenza con la sua grandiosa interpretazione e quello sguardo magnetico, e talvolta inquietante, accompagnato da una voce da usignolo.
L’apice del trauma post-traumatico di Claire e la sua confessione a Jamie [Episodio 7 – Sticks and Stones]
Outlander 6 ha proposto una storyline che si può dire tra le più controverse nella storia della serie, mostrando Claire combattere contro i propri incubi costanti e il trauma causatole dal rapimento e lo stupro subito nel finale della scorsa stagione, tramite un metodo del tutto anticonvenzionale: l’etere, anche conosciuto come anestetico generale. Nel settimo episodio, questo suo malessere raggiungerà il suo apice, mostrandoci una Caitriona Balfe davvero immensa nel rappresentare il trauma di Claire. Il tutto andrà poi a sfociare in un momento di grande fragilità per la protagonista, che finalmente riesce ad aprirsi con il suo Jamie. Mi state davvero dicendo che dovremmo rimanere impassibili di fronte ad una sequenza del genere?!
La lealtà silenziosa di Tom Christie [Episodio 8 – Non sei solo]
Non basta un attore qualunque per sapere portare sullo schermo un personaggio enigmatico, razionale ma anche leale come Tom Christie. E di certo Mark Lewis Jones è la scelta migliore che potessimo desiderare. Un attore poliedrico che con un solo sguardo riesce ad esprimere un mondo intero, come nel caso della scena in cui vediamo Tom Christie osservare da lontano Claire e Jamie nel loro cammino verso il tribunale di Wilmington.
Continuate a seguirci per altre novità su Outlander 6 ed il suo cast!
Chiara
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