Non è stata una decisione facile per la dottoressa Hannah Asher (Jessy Schram) tornare al Gaffney Chicago Medical Center come ostetrica-ginecologa d’emergenza del pronto soccorso in Chicago Med. Dopotutto, tutti conoscevano i suoi trascorsi con le droghe e il fatto che avesse rinunciato alla sua posizione per entrare in riabilitazione, per non parlare del fatto che il suo ex fidanzato Will Halstead (Nick Gehlfuss) faceva ancora parte dello staff, ma la nuova Hannah si è data da fare e ha accettato.
Durante la conversazione con Parade, Jessy Schram ha parlato anche dei casi difficili che Hannah dovrà affrontare in questa stagione, del perché non ha avuto il tempo di girare un film di Natale quest’anno e di cosa significhi per lei girare a Chicago.
Quando il suo personaggio ha lasciato il pronto soccorso per entrare in riabilitazione, è stata una decisione coraggiosa da parte sua, ma è ancora più coraggioso tornare a lavorare in un posto dove tutti sapevano della sua dipendenza dall’eroina. Secondo lei, perché il personaggio ha preso questa decisione?
È difficile. È una domanda che mi è venuta in mente quando sono tornata, lei sta andando in un posto con tutti i suoi fattori scatenanti. Letteralmente, molti dei problemi sono iniziati a Chicago, al Gaffney Hospital. E tra le persone che ha lì, c’è anche il suo ex fidanzato. Quindi, è una mossa piuttosto audace.
Per quanto riguarda Hannah, credo che sia tornata perché Sharon Goodwin (S. Epatha Merkerson) le ha offerto l’opportunità. Si è tenuta in contatto con lei mentre era in riabilitazione. E mentre lavorava in diverse specialità e faceva più esperienza mentre era in riabilitazione, ha sentito che questa era un’opportunità. Non avrebbe lasciato che la sua dipendenza e il suo ricovero prendessero il sopravvento e non le permettessero di continuare la sua vita. Quindi, credo che la posizione in cui si trova a Med, a capo di una certa divisione all’interno dell’ED, sia un’opportunità unica nella vita. E così, Hannah ha deciso che valeva la pena, non il rischio, ma la sfida.
In questa stagione Hannah ha alcuni casi interessanti, tra cui una gravidanza complicata e una sopravvissuta a una violenza sessuale. Com’è per te, come attrice che finge di essere un medico, avere questi casi complicati che riflettono questioni importanti che si stanno verificando nel nostro Paese in questo momento?
Il primo che abbiamo affrontato è stato quello di una gravidanza ectopica, ed è qualcosa con cui abbiamo a che fare [nella vita reale]. Si tratta di un’interruzione medica di gravidanza, perché una gravidanza ectopica minaccia davvero la vita della madre. È un argomento difficile da trattare, a dire il vero, perché è nei notiziari, è nel nostro mondo, è nella nostra quotidianità. Ma in fin dei conti è una procedura medica per salvare la vita della madre quando sia il feto che la madre sono in pericolo e per il feto non c’è alcuna possibilità di sopravvivere.
Quindi, è una procedura medica e, nell’episodio, la affrontiamo in questo modo. Spero che si tratti di un’educazione a qualcosa di molto fisico e di molto vero per salvare una vita quando si verifica questa situazione sfortunata. Quindi siamo molto sensibili e molto presenti sul set per parlare di questi argomenti. Parlo con gli sceneggiatori di come affrontare la procedura, in modo che sia un servizio educativo in un certo senso. In modo che tutti possano vedere com’è l’esperienza di questa particolare storia e di questa persona.
E ci occupiamo di violenza sessuale. In quell’episodio, fin dall’inizio, ho provato gratitudine per il fatto che possiamo raccontare queste storie. Perché se non sei stato colpito personalmente da qualcosa come la violenza sessuale, qualcuno che conosci, che tu lo sappia o no, ne è stato colpito. È qualcosa di molto più comune di quanto se ne parli, e ci sono così tante dinamiche legate a questo fenomeno.
È così ampio. Ma anche, credo che una delle cose che mi ha toccato di più, e che mi ha fatto sentire così speciale, è che siccome in questo episodio ci siamo messi sotto pressione per voler rendere giustizia, dopo una delle scene, alcuni membri maschi della troupe sono venuti da me, il che è stato un po’ sorprendente, dicendomi quanto li avesse colpiti e che conoscevano storie di persone che amavano e che erano state colpite.
Mi ha fatto sentire come se stessimo raccontando una storia importante e [ho apprezzato] il fatto che persone che normalmente non mi sarei aspettata parlassero di questo tema abbiano sentito che questo era uno spazio abbastanza sicuro per parlarne. E questo credo sia l’aspetto più importante di ciò che stiamo facendo con questi episodi.
Hai molte scene con Will e con il dottor Archer. Con chi vorresti poter lavorare di più e non l’hai fatto finora?
È una bella domanda. Non ho avuto modo di lavorare molto con Crockett (Dominic Rains). Crockett è uno di quelli con cui non riesco a passare molto tempo per qualche motivo. Siamo entrambi chirurghi in diversi reparti del corpo, ma è uno con cui non lavoro molto. Direi che a volte ho il dottor Charles (Oliver Platt), Sharon Goodwin, Maggie (Marlyne Barrett) sempre in giro, ma Crockett è uno con cui Hannah non ha mai avuto a che fare sullo schermo.
A proposito di Marlyne, come sta? Ha rivelato di aver avuto una diagnosi di cancro.
Lo ha rivelato. Lascerò che sia lei a continuare a parlarne. Ma dirò che siamo molto consapevoli e che lei è davvero straordinaria. Affronta ogni giorno con il sorriso e viene al lavoro pronta, preparata e forte. Sta facendo un lavoro straordinario nonostante tutto quello che deve affrontare in questo momento. Da quello che si vede all’esterno, sta facendo davvero un ottimo lavoro.
Sei nata e cresciuta in Illinois e ti sei trasferita a Los Angeles per lanciare la tua carriera. Quanto è bello poter tornare a casa e recitare in una serie televisiva importante?
È fantastico. Mi sento così speciale e orgogliosa di questo, ad essere sincera. È così bello tornare con quelli che considero i miei concittadini. È sicuramente un’atmosfera diversa ed è una sensazione fantastica. L’altro giorno ho lavorato con una truccatrice che mi ha truccata quando avevo 10 anni, e non ne avevamo idea finché non è entrata nella stanza e ci siamo dette: “Perché ci conosciamo?”. Quindi, mi sembra di chiudere il cerchio, in un modo in cui posso vedere la mia crescita perché sono qui, e questo è davvero fantastico.
E c’è anche la tua famiglia.
Tutta la mia famiglia è ancora qui in periferia. Ho mio padre e mia madre, una sorella e un fratello e le loro famiglie. Sì, sono tutti qui. Ho nipoti e nipotini per i quali posso essere una zia fisica e non solo una zia su Facebook.
Negli ultimi anni avete fatto film di Natale, ma quest’anno non ne avete uno. Le manca? Cosa le piaceva fare?
Mi manca. Ovviamente mi sento molto fortunata perché Chicago Med mi occupa il tempo per quest’anno. Spero che l’anno prossimo riusciremo a inserirne uno. Adoro lo spirito dei film di Natale e mi piace quanto il pubblico li ami. Mi rende entusiasta di farli ogni anno.
Ha un film di Natale preferito?
Mi sembra che tutti siano i miei preferiti, per motivi diversi. Direi che Scrooged è uno dei miei film di Natale preferiti. Non si può battere Bill Murray.
Che ne pensate di ciò che ha detto Jessy Schram riguardo il suo personaggio in Chicago Med? Ditecelo nei commenti!
Continuate a seguirci per approfondire sempre di più le vite del mondo di One Chicago e del suo cast!
Chiara
Fonte: Parade.com
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