INTERVISTA ESCLUSIVA – Simona Distefano racconta la responsabilità e l’onore di raccontare storie di donne fin’ora rimaste nell’oblio!

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In uscita il 5 Aprile su Disney+ è la nuova serie originale italiana, The Good Mothers, vincitrice del “Berlinale Series” alla 73° edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino, un’opera corale e sfaccettata che racconta la storia vera di tre donne, cresciute all’interno dei più feroci e ricchi clan della ‘Ndrangheta, che decidono di collaborare con una coraggiosa magistrata che lavora per distruggerla dall’interno. Noi di Survived The Shows abbiamo avuto il grande piacere di parlare con Simona Distefano dell’esperienza in The Good Mothers, lo studio del suo personaggio, la collaboratrice di giustizia Maria Concetta Cacciola, nonché l’origine della sua passione per la recitazione. Trovate l’intervista completa qui di seguito!

Simona Distefano
Crediti ph Gianluca Bronzoni
Press office MPunto Comunicazione

Qual’è la caratteristica di Concetta, nonché della sceneggiatura in generale, che più ti ha affascinata e ti ha spinto a dire sì a The Good Mothers?

SIMONA DISTEFANO: La possibilità di raccontare la mafia, l’ndrangheta dal punto di vista femminile, che secondo me è una novità nel nel panorama cinemagrafico.

Se potessi descrivere The Good Mothers in 3 parole a tutti coloro che non hanno ancora visto la serie, quali sarebbero?

E’ difficile ricondurre tutto a tre parole. Si tratta di storie realmente accadute, sebbene le nostre siano solo ispirate ad esse. E, appunto come dicevo prima, il punto di vista femminile sulla mafia e l’ndrangheta è inedito.

Dal punto di vista personale, c’è qualcosa nel personaggio di Concetta che rivedi in te stessa? Dove siete simili e dove diametralmente oppose?

Senza dubbio ci sono dei tratti in comune. Per esempio io ho voluto raccontare Concetta come una ragazza inizialmente solare, come sono riuscita a capire in base a varie fonti, e dopo, pian piano, si spegne il sorriso – come si vede nel secondo episodio – e viene fuori sempre più tristezza e paura però alternata anche al coraggio. Sinceramente, ho messo delle parti di me in tutto il percorso di Concetta.

Dal momento che vi trovate a raccontare una storia tratta dalla nostra realtà, che genere di ricerche hai fatto per entrare meglio nel personaggio?

E’ stata una grande responsabilità, all’inizio anche spaventosa, però sento anche il piacere e l’onore di poter raccontare delle storie così. Il lavoro che ho fatto è stato sicuramente partire dal dialetto calabrese, per cui avevamo un dialect coach, e quindi cercare di conoscere in primo luogo la lingua. Poi il nostro coach ci ha raccontato anche com’era l’atmosfera. Abbiamo fatto degli incontri, in particolare con una testimone di giustizia che aveva vissuto un’esperienza molto simile a quella di Concetta. Ho visto dei film italiani molto belli che raccontano benissimo la Calabria. Il libro di Alex Perry ha rappresentato un buon supporto, ma principalmente avevamo una sceneggiatura, secondo me scritta molto bene, che ci ha dato la possibilità di immaginare e creare questo questo mondo e questi personaggi.

Dal punto di vista attoriale invece, quale è stata la sfida più grande che hai affrontato in questo progetto?

La sfida più grande è stata sicuramente il racconto della vita di una donna completamente lontana dalla mia vita. Una donna che si è sposata a 13 anni, con tre figli, che ha vissuto una vita privata dalle libertà, quindi proprio una condizione completamente diversa rispetto alla mia.

Simona Distefano è Concetta Cacciola in The Good Mothers – Credit: Ⓒ 2022_ Wildside s.r.l. – House productions LTD__ph.Claudio Iannone

Parlando invece del lavoro sul set per questa serie, come descriveresti la tua esperienza a lavorare in un progetto cosi italiano ma allo stesso tempo internazionale? Com’è stato creare insieme al resto del cast tutta questa intricata rete di rapporti che vedremo nella serie?

Spaventosa, da un lato, perché comunque è un progetto importantissimo, internazionale, accanto a un cast eccellente, però anche bellissima, dall’altro.

Se potessi scegliere un altro personaggio da interpretare nella serie, a parte Concetta, quale sarebbe e perché?

Sono tutte bellissime storie, purtroppo tristi, però sono tutti personaggi belli, con varie sfumature che darebbero ad un’attrice la possibilità di creare tante cose. Quindi non c’è un personaggio in particolare che vorrei interpretare al di fuori di Concetta.

Il ricordo più bello che ti porterai nel cuore di questa esperienza.

Beh, sono tanti. Dai provini a quando ho ricevuto la notizia [che ero stata presa], l’incontro con Valentina, le mie passeggiate sul lungomare di Reggio Calabria fra una ripresa e l’altra – che mi sono rimaste proprio nel nel cuore. Ero sempre stata di passaggio a Reggio Calabria e rimanendo lì per qualche giorno, nei momenti liberi sono andata a fare queste passeggiate ed era stupendo perché c’è questo lungomare sullo stretto dove vedi tutta la Sicilia e l’Etna.

È un punto dell’Italia secondo me particolare ed erano proprio delle passeggiate importanti, perché meditative e facevo un punto della situazione del lavoro che stavo facendo.

Che messaggio spera che lasci nel cuore e nella coscienza del pubblico The Good Mothers?

Chiaramente mi piacerebbe che le nostre storie potessero in qualche modo accendere delle speranze o stimolare il coraggio nelle donne che in qualche parte del mondo vivono nelle condizioni simili. Ma spero che possano anche far sentire meno sole queste persone. Una cosa che abbiamo scoperto tutte interpretando questi personaggi è quanta solitudine hanno vissuto e quindi forse attraverso il nostro racconto speriamo in un qualche modo di far sentire meno sole le persone che non si sentono comprese, perché spesso queste storie rimangono nel silenzio. Questo è la bellezza della nostra serie perché dà voce a donne, a storie che magari normalmente rimarrebbero nel silenzio.

Facendo un salto nel passato fino alle origini della tua carriera come attrice, com’è nata in te la passione per la recitazione? Com’è entrata nella tua vita?

E’ con me da sempre. Quando ero piccola, avevo 5 anni, mi ricordo un momento in particolare in cui ricordo che ero a scuola e una ragazzina faceva una specie di spettacolo. C’erano questi bambini che la guardavano e la ascoltavano rapiti, e io proprio sono rimasta affascinata dal potere e dalla bellezza di quella situazione. Forse anche perché ero un po’ timida, quindi era come se poi quello diventasse un momento dove potevo esprimermi. Da quel momento in poi ho fatto tantissime cose, tra teatro, canto, ballo. Insomma ho sempre un po’ alla ricerca dell’espressione artistica.

Tra tutti i progetti a cui ha lavorato finora, ce n’è uno a cui sei per particolarmente affezionata?

Devo dire che non ce n’è uno in particolare, perché ogni progetto è legato a una fase della mia vita. Mi ricorda proprio un passaggio importante della mia vita, quindi sicuramente ora ti potrei dire questo [The Good Mothers] perché rappresenta un momento importante per me.

Parlando invece di progetti futuri, c’è già qualcosa in cantiere che poi, di cui puoi parlarci?

Purtroppo non posso parlarne però in realtà è una cosa molto bella. Quindi, si, sto già lavorando a un progetto molto interessante e spero di poterne di poterne parlare presto.

Se potessi dare un consiglio a tutti quei giovani attori che cercano di intraprendere i primi passi all’interno di questo ambiente, o comunque a chi ha intenzione di intraprendere una carriera nel mondo dello spettacolo in generale, che consiglio daresti basandoti sulla tua esperienza?

Sicuramente di intraprendere un percorso di studi perché è la cosa che ti dà il metodo e anche una strada da percorrere. Quindi la cosa fondamentale per me rimane lo studio. Poi da lì, piano piano, si comincia ad intraprendere un percorso, però all’inizio penso che la cosa da fare sia scegliere un buon percorso di studi.

L’intervista con Simona Distefano è stata condensata per ragioni di chiarezza e lunghezza.

The Good Mothers, con Gaia Girace, Valentina Bellé, Barbara Chichiarelli e Simona Distefano, debutta su Disney Plus il 5 aprile. Date un’occhiata al trailer qui in seguito!

Continuate a seguirci per altre novità sul mondo dei film e serie tv!!!

Chiara

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