Siamo abituati alle storie d’amore che portano al matrimonio, non a quelle che sbocciano nel momento del matrimonio. Ma è proprio questo il tipo di storia d’amore al centro di Regina Charlotte: Una storia di Bridgerton, una nuova miniserie che offre agli spettatori uno sguardo al matrimonio che ha cambiato il ton per sempre.
EW ha chiamato India Amarteifio per avere la sua dichiarazione reale su tutto ciò che riguarda la Regina Carlotta, compresi i consigli ricevuti dalla regina più anziana, Golda Rosheuvel, e il modo in cui ha affrontato il viaggio di Charlotte per trovare la strada verso se stessa.
Attenzione: L’articolo contiene spoiler sulla miniserie Regina Charlotte: Una storia di Bridgerton.
Quanto il precedente lavoro di Golda Rosheuvel come Charlotte in Bridgerton è stato un punto di partenza per te?
INDIA AMARTEIFIO: L’inizio e la fine, fondamentalmente. Il mio team è stato molto categorico nel non replicare nessuna delle sue interpretazioni. Avevo lei come mood board e poi ho seguito le mie idee.
Per quanto riguarda il tuo rapporto con Golda, hai avuto modo di parlare molto con lei della tua interpretazione di Charlotte? Ci sono stati suggerimenti o consigli che ti hanno aiutata a definire il tuo approccio?
Ci siamo incontrate per un caffè e abbiamo fatto una bella chiacchierata sulle nostre vite personali e sulla sua visione di Charlotte e su dove si collocava la sua parte più giovane. Mi ha detto: “Divertiti e divertiti”. E di prendere il ruolo come mio, il che è stato molto bello. Questo mi ha dato più fiducia nel vedermi come questo personaggio e non sentirmi come se stessi calpestando i piedi o cercando di rubare il ruolo di qualcuno. Anche se sono la stessa persona, sono due persone diverse e con due tempi diversi.
Ti ha dato qualche consiglio sulla cura del collo dopo aver indossato quelle enormi parrucche tutto il giorno sul set?
Non l’ha fatto. Vorrei che lo avesse fatto perché, mio Dio, erano tante. Ma niente in confronto alle sue. Voglio dire, aveva una casa praticamente sulla testa.
Quanto è sconvolgente e devastante per Charlotte la prima sera in cui vede i segni della malattia di George?
Terribile. Sarebbe stato meglio se fosse stato un troll o una bestia. Ma il fatto che lui sia adorabile e che abbiano questo momento insieme, questo bellissimo matrimonio e questo ballo, e lei si lascia cadere e crede che questo sia il resto della sua vita. Poi le viene portato via. È stato quasi come dire: “Oh… avrei dovuto ascoltare, tipo, l’istinto. Avrei dovuto scavalcare il muro”. Quella caduta è più difficile di quella che sarebbe stata se si fosse permessa di ricordare che sarebbe stata terribile fin dall’inizio.
Quanta forza le serve per affrontare il dottore e portare via George da quella stanza?
Non c’è forza. È solo amore. È disperazione e protezione. Ciò che la colpisce è il desiderio di afferrare quella persona, tenerla con sé e portarla via da quella situazione. Ho visto Corey legato e sottoposto a tutte quelle cose. Quella settimana aveva girato molte scene che lo avevano stancato. Una parte di me ha pensato: “Corey, voglio solo abbracciarti. Stai bene?”. Anche questo è alimentato dal fatto che Charlotte ama suo marito e vuole assicurarsi che stia bene. Ecco perché la scena era così palpabile: c’era molto amore da parte mia e anche da parte di Charlotte che voleva proteggere la sua persona.
Come hai gestito la relazione di Charlotte con Brimsley (Sam Clemmett)? Nel futuro vediamo che lei non si prende mai il tempo di conoscerlo come persona.
Lo vede come un mezzo per farle fare delle cose. Questo è il suo dovere. Lui è lì per servire la regina e lei lo vede come qualcuno che può fare delle cose per lei. Ma sa anche che lui è molto più intelligente di lei. Quindi, può fidarsi completamente di lui e ha piena fiducia in lui. Mi piace pensare che a un certo punto i due si conoscano, ma è ancora tutto molto professionale. Molte cose non vengono dette, attraverso gli sguardi e i gesti.
Charlotte si fida di Lady Danbury (Arsema Thomas) o sospetta che sia una spia della vedova?
Sicuramente si fida di lei. Lady Danbury non le dà alcuna ragione per non farlo. Riconosce in Lady Danbury un’altra donna che non si adatta a questa folle società. Cerca quasi disperatamente qualcuno che possa essere quella persona per lei. Ma verso la fine, si rende conto che in realtà ha molto più potere di Danbury e vuole usarlo e prenderlo, riaffermando se stessa: “Siamo amiche, ma devi ricordare chi sono io in questa società”.
Charlotte ha dei veri amici in questo mondo?
Ha Danbury. Brimsley non è un amico, ma sa di avere qualcuno che le coprirà sempre le spalle. E poi George, il suo migliore amico, la persona che la capisce di più. Questi tre sono probabilmente i più forti nel suo mondo.
Nella linea temporale della Regina più anziana vediamo che i suoi figli provano sentimenti simili a quelli che George prova per sua madre. Che cosa succede? La macchina reale è troppo potente?
Credo che questo abbia a che fare con i meccanismi del dovere reale. Ma anche il fatto che i figli le ricorderebbero il marito e una relazione che lei desidera disperatamente e che sa essere così forte, ma che non può avere perché il marito non è nel giusto stato d’animo. Questo crea una distanza tra loro.
La vediamo iniziare a diventare la versione di Charlotte che conosciamo, ma forse non così fredda o distaccata come nella linea temporale dei Bridgerton. Secondo te, cos’è che la rende così? È la solitudine? L’aver sopportato la malattia di George per così tanto tempo?
È la solitudine. La gente non la guarderà mai come una pari. Sarà sempre la regina finché vivrà. Questo la emargina dal resto della società, cosa che forse la gente pensa che lei voglia, ma in realtà è una posizione piuttosto solitaria in cui ci si trova quando nessuno ti considera alla pari. Lady Danbury è probabilmente l’unica persona che la vede in questo modo, ma anche in quel caso deve farle un inchino e ci sono cose di cui non possono parlare.
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Chiara
Fonte: EW
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