Claire sarà pure la nostra super eroina del diciottesimo secolo, ma ciò che ha vissuto nel finale della scorsa stagione ha messo davvero a soqquadro ogni sua certezza e il suo equilibrio. E i drammi non sono finiti qua, viste le anticipazioni dateci da Caitriona Balfe per il lancio di Outlander 6, in uscita su Sky Serie e NOW TV il 26 Aprile.
Rapita. Picchiata. Stuprata. Claire Fraser (Caitriona Balfe) deve fare i conti con un bel bagaglio psicologico dopo gli eventi del finale di Outlander 5, che come abbiamo avuto modo di vedere la porteranno a trovare rifugio in una delle sue innovazioni mediche: l’etere. E come se non bastasse, Richard Brown è sempre in agguato, pronti a presentarsi al Ridge con il loro Comitato di Sicurezza e tenere d’occhio i Fraser, in cerca di vendetta dopo la morte sospetta del fratello Lionel.
“I Brown rappresenteranno un po’ una piega continua all’interno della stagione. Certamente ora hanno questo Comitato di Sicurezza, quindi sono una presenza minacciosa che è sempre lì. Non penso che sarà mai facile per Claire dimenticare gli eventi che sono avvenuti, sapete, non così tanto tempo fa. Non è passato molto tempo quando riprendiamo la storia nella stagione 6. E anche se lei cerca di tenere questa maschera di coraggio addosso, soffre moltissimo. Penso che, proprio perchè non sta affrontando attivamente il dolore, vive questa sindrome post-traumatica.”
Caitriona Balfe
Una domanda che molti fan si stanno facendo sin dall’uscita dell’episodio finale di Outlander 5 riguarda proprio il fatto che sia stata Marsali a vendicare ciò che è successo a Claire, uccidendo senza pietà Lionel Brown nell’ambulatorio, e se Claire si senta in colpa che la ragazza abbia dovuto compiere un gesto così forte.
“Certo che sì, Claire si sente in colpa… così come molte persone nel corso della stagione. Tutti in qualche modo si prendono la responsabilità di un’azione per cui nessuno di loro effettivamente ha colpa. Vediamo molte persone affrontare le conseguenze di ciò è accaduto. Non solo Claire, ma ha avuto una ripercussione più ampia sull’intera famiglia. Ci vorrà molto tempo affinché loro tutti possano davvero superare tutto ciò.”
Caitriona Balfe
Caitriona racconta inoltre come abbia avuto modo di lavorare a stretto contatto con gli autori per definire al meglio quella che è la storyline riguardante la gestione del trauma di Claire.
Nonostante non abbia avuto ancora modo di vedere le puntate incentrate su quel tema, quando hanno ricevuto i copioni finali era molto soddisfatta.
“Per quanto mi riguarda ho lavorato a stretto contatto con gli autori per cercare di rappresentare questo processo che vede Claire affrontare il PTSD e il suo disfarsi. Come trovare la voce giusta per raccontare ciò e quale fosse il tono giusto e cose del genere. C’è stata una grande collaborazione tra me e gli scrittori e anche con i registi che entravano mano a mano. Tutto girava attorno al fatto che ‘se stiamo dando voce alle sue paure più profonde e oscure, dobbiamo assicurarci che queste siano assolutamente corrette e fedeli a lei come personaggio e alle sue esperienze di vita’”.
Caitriona Balfe
Nel marasma di tragici eventi del finale della stagione 5, Claire ha modo di incontrare, tra i ranghi dei suoi rapitori, un volto che le è affine: Wendigo Donner.
Uno dei viaggiatori nel tempo del gruppo di Robert Springer, che noi meglio conosciamo come Dente di Lontra. Nonostante sembri all’apparenza innocente, nel corso del suo approccio con Claire, si capisce che l’uomo ha delle intenzioni ben più serie e subdole. Molti fan si sono spesso domandati nel corso del Droughlander se in Outlander 6 si sarebbe parlato ancora di questo viaggiatore nel tempo e Caitriona Balfe, ridacchiando, risponde….
“Sì, penso, foooorse. Sai forse penso che non abbiamo ancora visto proprio tutto di Wendigo Donner. Questo è tutto ciò che posso dire”
Caitriona Balfe
La sua risposta è stata poi confermata dalla scena finale del quinto episodio “Give Me Liberty”, che vede un uomo dalle sembianze indiane simile a Wendigo Donner, imprigionato per aver rubato uno smeraldo a Flora MacDonald, fischiettare un motivetto moderno.
In questa stagione, Caitriona Balfe e Sam Heughan hanno abbracciato nuovamente il ruolo da produttori.
Con i produttori esecutivi bloccati in America per la pandemia, i due hanno avuto un ruolo da ponte tra il cast e la produzione, ascoltando le paure e incertezze degli attori e della crew.
Questa stagione è stata ovviamente una stagione impegnativa per molte ragioni. Eravamo nel pieno del COVID-19. Stavamo girando durante il lockdown, ed era anche il culmine dell’inverno. Era molto complesso e penso che una delle cose che io e Sam siamo riusciti a fare è che eravamo sul posto ogni singolo giorno. I nostri scrittori, produttori esecutivi, i nostri showrunner non erano in grado di venire sul set. Erano in America. Quindi non abbiamo avuto il lusso di quello che avremmo avuto normalmente, cioè uno showrunner presente.
Uno dei nostri scrittori-produttori Barbara era in Scozia ma stava letteralmente, sapete, supervisionando un blocco, mentre aiutava a supervisionare la preparazione di un altro blocco, mentre faceva le riscritture, mentre faceva anche un milione di altri lavori e deve avere una medaglia assoluta per il suo lavoro quest’anno. E’ stata una stagione difficile e penso che Sam ed io siamo stati in grado di dare una mano e siamo stati un buon collegamento tra tutti sul set e gli uffici di produzione per vedere cosa stava funzionando e cosa no. Ascoltare le paure delle persone.
C’era molta paura, molta ansia per le persone. Sai, stavamo girando in un periodo davvero precario e avevamo dei protocolli incredibili e stavamo testando così tanto, ma la gente era ancora molto incerta su “le persone erano sempre al sicuro?” e noi lo eravamo. Siamo riusciti ad arrivare alla fine della stagione senza che nessuno della troupe si ammalasse di COVID, il che è una specie di miracolo.
Caitriona Balfe
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Chiara
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