Regina Carlotta: Corey Mylchreest parla della discesa di Giorgio verso la pazzia

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La regina Carlotta: Una storia di Bridgerton esplora l’ascesa al trono della giovane Carlotta e i primi giorni del suo matrimonio con Re Giorgio III (Corey Mylchreest). Ma il prequel di Bridgerton dedica anche molto tempo ad approfondire il lato della storia di Re Giorgio, ovvero la sua malattia e le sue capacità mentali.

Attenzione, spoiler! Non proseguite se non avete guardato La Regina Charlotte: Una storia di Bridgerton.

“È stato un privilegio poter interpretare Giorgio in generale”, ha dichiarato a ET la star di La Regina Carlotta Corey Mylchreest. “È un uomo, afflizione a parte, che ha un ampio spettro di comportamenti, il che, come attore, è incredibile. Penso che sia stato brillante, non solo poter esplorare la sua salute e il dolore che sperimenta individualmente e la miseria che sperimenta individualmente, ma anche come questo ha influenzato la narrazione principale, che è la storia d’amore e come il loro amore trova modi – come l’acqua corrente, evadere e continuare a scorrere”.

Giorgio ne passa di tutti i colori ne La Regina Carlotta, mentre lui e sua madre, la Principessa Augusta, fanno di tutto per cercare di liberarlo dalla sua mente maniacale. Persino di ricorrere a un medico non convenzionale con tattiche discutibili e cure non provate, che lui chiama “metodo terrificante”, un’allusione alle procedure basate sul terrore che fa subire ai suoi pazienti, tra cui Giorgio.

“Sono state difficili da girare”, ha raccontato Mylchreest a proposito delle numerose prove che Giorgio affronta per rimettersi in sesto, dall’immersione della testa in vasche di ghiaccio all’essere colpito con un ferro da stiro rovente, fino all’applicazione di sanguisughe sul corpo per aspirare il “veleno”.

“Non è lo spazio mentale più bello in cui trovarsi”, ha riconosciuto. “Ma, sapete, ho fatto così tante ricerche sul ragazzo e sulla meravigliosa scrittura di Shonda [Rhimes], che mi sono innamorato di quel personaggio e ho sentito che era necessario dare voce a un amico silenzioso. E se in quel momento è il suo dolore a parlare, allora ti impegni al 100%”.

L’attore ha sottolineato che molte delle scene di Giorgio in cui non è sano di mente coinvolgono in qualche modo Carlotta. E le reazioni della co-protagonista India Amarteifio sono state fondamentali per il suo approccio.

“È una gioia poter sfruttare le reazioni”, ha detto Mylchreest. “A volte… non sai cosa stai vivendo, ma vedi lo shock di qualcun altro e pensi. ‘Devo essere in uno stato’. Ma è sempre stato uno sport di squadra”.

“Credo che osservare Corey al lavoro sia stato fondamentale per permettermi di fare anche solo la metà del lavoro che ero in grado di fare”. Amarteifio ha riconosciuto il merito. “È una tale collaborazione e si chiama Queen Charlotte, ma ci sono così tante persone diverse che fanno questo lavoro. È stata una gioia assoluta guardare Corey”.

Sebbene La Regina Carlotta non sia assolutamente un dramma storico, La salute di Giorgio III è in gran parte ispirato alla vita reale del sovrano. La causa della sua “follia” è stata oggetto di dibattito per decenni.

Secondo il sito ufficiale della Famiglia Reale, gli storici della medicina hanno teorizzato che il suo stato mentale instabile potesse essere causato dalla porfiria, una rara malattia genetica del sangue. Ma negli ultimi anni alcuni ritengono che Re Giorgio potesse essere affetto da ipomania, spesso associata al disturbo bipolare.

Nonostante tutto, Carlotta resta al fianco di Giorgio fino alla fine. Dopotutto, hanno 15 figli insieme, anche se solo 13 arrivano all’età adulta.

“Il loro è un amore incondizionato. Attraverso ogni ostacolo che viene posto sulla loro strada, in ogni circostanza che non dovrebbe funzionare, sono semplicemente compatibili [e] quella forza che li spinge insieme li tiene in vita”, ha detto Amarteifio.

“Penso che questo sia uno dei modi più belli di raccontare una storia, partendo da un luogo di amore incondizionato, perché se ce l’hai, ti farà andare avanti anche nei cieli più tempestosi e nei casi più orribili. La maggior parte delle cose può essere lanciata contro di te da ogni angolazione, ma se hai quella piccola sezione di amore e di luce e il fatto che possa farti andare avanti è notevole”, ha continuato.

“Ed è supportato anche dalla storia. Giorgio e Carlotta, in senso storico, si amavano davvero, cosa molto rara a quei tempi. Questo mi ha davvero attirato su di loro e ho voluto saperne di più. Vedendo Bridgerton e guardando Bridgerton, volevo sapere di più su chi fosse quest’uomo e sulla loro relazione. È davvero una gioia interpretarlo; è davvero speciale”.

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Chiara

Fonte: ET Online

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